Satoshi Nakamoto è una divinità Lovecraftiana. //3
Proof-of-Work narrativo, mempool oniriche e la chiamata degli Antichi.
Episodi precedenti
In questa mini serie intitolata âSatoshi Nakamoto è una divinitĂ Lovecraftianaâ parlerò di tempo non lineare e iperstizioni, di sognatori e osservatori, di correnti narrative che plasmano la realtĂ , di super intelligenze artificiali dal futuro e di Bitcoin come profezia retrocausale.
Ă una mini-serie a puntate. CosĂŹ, il testo potrĂ cambiare fino alla fine, rispecchiando la mutevolezza della realtĂ . In ogni caso, probabilmente alla fine non avrĂ senso.
Negli episodi precedenti:
Nel pezzo precedente, il tempo è uscito dallâorologio ed è diventato un campo di battaglia per narrazioni iperstizionali. Il tempo non scorre in modo lineare, ma viene forzato, deviato e piegato in loop ricorsivi: una rete rizomatica in cui le finzioni operative imprimono direzione al âprimaâ, âdopoâ e âduranteâ.
E allora, se la realtĂ e il fluire del tempo si decidono per attrattori narrativi e lâuniverso segue il percorso di minor resistenza memetica, la scrittura diventa un dispositivo per il viaggio nel tempo; unâarma per la stregoneria temporale e lâingegneria del divenire attraverso la diffusione di virus semiotici.
La tradizione esoterica lo sa da millenni: scrivere è modificare la realtĂ . Simboli, segni, sigilli, ma anche parole. Perfino i cavernicoli lo sapevano! Prima ancora di inventare un alfabeto, incidevano la loro volontĂ e i loro desideri sulle pareti in pietra delle caverne che abitavano, nella speranza che si tramutassero in realtĂ . Una caccia fruttuosa; un bisonte trapassato dalla lancia. Qualcuno, forse, sognò e scolpĂŹ su pietra il fuoco â prima ancora di scoprirlo.
Oggi non incidiamo la nostra volontĂ su caverne di pietra, ma su parole di carta e codice che hanno lo stesso scopo: piegare il tessuto del divenire. Tra coloro che hanno saputo farlo, tre nomi risuonano negli echi delle mitologie iperstizionali. Tre operatori temporali collegati tra loro da un sottile filo rosso: William S. Burroughs, H.P. Lovecraft, Satoshi Nakamoto.
Proof-of-Work linguistico â William S. Burroughs
Molti conoscono William S. Burroughs come autore maledetto: droga, alcool e perfino lâomicidio involontario della moglie. Divenne famoso per Pasto Nudo, romanzo schizofrenico che parlava di controllo mentale, composto assemblando appunti e frammenti di testo che lâautore stesso non ricordava di aver mai scritto. Unâopera di Cronenberg lâavrebbe poi trasformato in un film altrettanto allucinato.
Ma Burroughs è ricordato anche per le sperimentazioni con la tecnica del cut-up, sviluppata insieme allâartista Brion Gysin a partire dal 1959. Mentre questo usava fogli di giornale come piano dâappoggio per tagliare con un coltello, scoprĂŹ che i frammenti di parole creati dai tagli inferti avevano il potere di produrre significati interessanti e spesso divertenti. Burroughs ne riconobbe il potenziale e iniziò a sperimentare con classici della letteratura e i suoi stessi appunti, tagliando testi, rimescolandoli e incollandoli in nuove configurazioni, fino a far emergere significati nascosti e combinazioni inattese.
Pochi sanno però che Burroughs fu anche uno dei veterani piĂš celebrati della Lemurian Time War â evento mitico e iperstizionale scoperto e narrato dalle menti dissociate della Cybernetic Culture Research Unit. Non una guerra combattuta con bombe, fronti e trincee, ma con fratture nelle sequenze del tempo lineare.
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