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C'è un loop a monte che contiene ed imbriglia - senza via di scampo - tutti gli IF THEN ELSE e tutti i FOR NEXT, ed è il seguente:

WHILE (1) { // Qui ha inizio la tua vita ed entri nel loop

// Qui vivi la tua vita e sei attivamente soggetto a tutti i cicli IF THEN ELSE e passivamente soggetto a tutti i cicli FOR NEXT

// Sempre qui

// IPOTESI 0

// 0.0. se la tua gnosi te lo consente - ti rendi conto di essere solo un ostaggio (una variabile dipendente)

// 0.1. vaghi incessantemente alla ricerca dell'istruzione per interrompere il ciclo (solo il BREAK ti salverà)

// 0.2. non hai nessuna cognizione di cosa ti aspetti al di fuori di esso, ma ti guida la speranza nel programmatore

// IPOTESI 1

// 1.0. se non raggiungi la gnosi - non sei cosciente della prigione che ti circonda (una puntatore a NULL)

// 1.1. vivi una vita senza scopo ma apparentemente felice (una costante)

// 1.2. arrivio perfino a combattere affinchè nessuno intacchi l'illusione a cui credi ciecamente (debugging o fact-checker)

// ad un certo momento, la tua vita termina (dump della variabile / puntatore)

// L'essenza - o il ricordo - del tuo io viene riciclata nella memoria dei viventi (una sorta di feedback)

}

// Nessuno mai è arrivato fin qui ancora vivo...

// Non c'è via di scampo dal loop: è una prigione senza sbarre, incolore, inodore ed insapore. Una prigione per la tua mente.

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Su Pi, aggiungo alcune corrispondenze:

3.14, interpretato come 314, è legato sia alla lettera greca Pi (π/Πι) che alla lettera ebraica Peh (פ), associata nei Tarocchi alla carta della Torre, con il significato di "bocca" o "lingua".

314 è anche il valore di Uriel, l'Arcangelo di Malkuth, simbolo della "Luce di Dio" e sinonimo di VRIHL, la forza vitale che pervade l'universo materiale.

Nella tradizione vedica, 314 è il valore di Narayana, un aspetto di Vishnu, il Conservatore della Trimurti induista, connesso alla quiete yogica del "presente" e alla luce divina (lux). Il nome Vishnu deriva dal sanscrito viś ("stabilirsi" o "pervadere") ed è definito come "colui che tutto pervade".

Il 314 è il greco Theikos (Θεικος) e il simbolo mitsudomoe (三つ巴), che nella tradizione shintoista esprime l'equilibrio tra Terra, Uomo e Cielo, evidenziando l'armonia tra piani opposti e complementari.

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intrippante - com'è in effetti la vita stessa una volta che scavi più a fondo.

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Davvero bello, grazie. Mi ha un po' sorpreso la mancanza di un riferimento alla filosofia fuzzy, che sembra permeare l'intera trattazione senza essere menzionata in modo esplicito. E' voluto? Io credo che gli esseri umani chiamino "razionalità" solo l'aspetto significante della logica umana, che in realtà è fuzzy e non booleana (quindi non aristotelica). In soldoni: noi razionalizziamo in modo fuzzy, ma quando concettualizziamo il ragionamento per renderlo comunicabile lo dobbiamo approssimare in categorie astratte di stampo aristotelico/booleano, per cui crediamo che la razionalità sia espressa da condizioni IF ... THEN ... ELSE. Ma credo questo sia solo il modo classico di spiegare la razionalità. Robotica e cibernetica suggeriscono che uomini e macchine in realtà usino la logica fuzzy, almeno internamente, per funzionare al meglio. Che ne pensi?

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