G20, Great Reset e tecno-socialismo
La Dichiarazione di Bali prodotta nel corso del G20 2022 contiene tutti gli elementi del Great Reset di Schwab e dell'ideologia tecno-socialista di Xi Jinping.
Il 15 e il 16 novembre si è tenuto a Bali (Indonesia) il 17esimo meeting del G20, dove i leader delle prime 20 nazioni per economia al mondo si sono ritrovati per discutere del destino di qualche miliardo di persone.
Dopo aver gozzovigliato per due giorni con carne, pesce e prelibatezze di ogni tipo, i cari leader sono tornati al loro paese d’origine a bordo di Jet privati e auto di lusso. Prima di questo hanno però discusso a lungo su temi che ci sono molto cari, come ad esempio l’inquinamento e il cambiamento climatico, la “crisi economica”, le pandemie, e il sistema finanziario e monetario globale.
Nell’ambito del G20 si è tenuto anche un altro forum, il B20 —praticamente il G20, ma con la partecipazione dei CEO e delegati delle più importanti corporazioni e aziende al mondo.
Il G20 ha prodotto una Dichiarazione di 52 articoli, mentre il B20 ha dato l’occasione a Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum, di fare un discorso di circa 12 minuti in cui esprime ancora una volta i suoi progetti per il futuro, ciò che ormai viene comunemente definito come Great Reset.
Sia la Dichiarazione di Bali che il discorso di Schwab hanno elementi in comune che puntano verso la pianificazione centrale assoluta dell’economia e della società, in una visione che ricorda il tecno-socialismo cinese. Partiamo con l’amico Klaus.
Il Great Reset di Klaus Schwab
Klaus Schwab non ha deluso le aspettative. Il suo discorso è una piccola lezione sul Great Reset. Il concetto centrale è semplice: secondo Schwab il mondo, così come lo conosciamo, sicuramente è alla sua fine. Le multi-crisi che ci stanno accompagnando in questi ultimi anni lo dimostrano: economica, politica, sociale, istituzionale.
Secondo lui bisogna cogliere l’occasione per ristrutturare il mondo e assicurarci che dall’altra parte ci aspetti un mondo migliore, la società perfetta dei suoi sogni. In questa società non c’è alcuna separazione tra governi, corporazioni e società civile. Lo stato sarà un Leviatano a più teste con la capacità e il potere di affrontare in modo coeso e unitario le “big issues of our world”. Lui lo chiama Stakeholder Capitalism1.
Nel discorso al B20 affronta il tema con una similitudine tra società e azienda. Cosa fare quando un’azienda è in crisi? Beh, si nomina qualcuno che la gestisca e abbia il potere di riformare qualche dipartimento, chiudere qualche ramo produttivo e fare tutte quelle scelte difficili ma necessarie…
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