Questo è il numero #66 di Privacy Chronicles, la newsletter che ti spiega l’Era Digitale: sorveglianza di massa e privacy, sicurezza dei dati, nuove tecnologie e molto altro.
Cronache della settimana
Torna la piattaforma DGC (Green Pass) e aumentano i poteri di accesso del Ministero della Salute
Il delicato stato della crittografia nell’Unione Europea
Di dossieraggi politici e altre cose stataliste
Lettere Libertarie
La legge ci proteggerà da neurotecnologie e intelligenza artificiale?
Rubrica OpSec
Rompere Bitlocker in meno di 43 secondi
Torna la piattaforma DGC (Green Pass) e aumentano i poteri di accesso del Ministero della Salute
La notizia della settimana è che coi soldi del PNRR lo stato italiano ha deciso di rifinanziare a tempo indeterminato la piattaforma DGC (Digital Green Certificate). Dal 2 marzo 2024 finiranno nelle casse di SOGEI quasi 4 milioni di euro, e poi circa 1,8 milioni ogni anno per manutenere e gestire la piattaforma che ci ha regalato l’amato certificato verde.
Non dovrebbe stupirci. O meglio, certamente non stupirà chi mi leggeva già dal 2022, quando scrivevo “Il green pass eterno e i nuovi poteri predittivi del Ministero della Salute” in cui — da bravo complottista — blateravo di Green Pass infiniti e Urobori statalisti, di cui ne riporto una parte:
Potremo anche smettere di usarlo nei negozi, sul lavoro, o per i trasporti, ma l’intenzione attuale del governo non è affatto quella di dismettere il sistema, che anzi rimarrà attivo a tempo indeterminato. Il green pass non è soltanto la certificazione che portiamo in tasca, ma un ecosistema informatico perdurante nel tempo, con una certificazione che si auto-rigenera ogni 540 giorni, a prescindere da ciò che faremo noi. Un Uroboro che non aspetta altro di essere riattivato, trasformato o integrato in altri sistemi.
E così, ci siamo: riattivato, trasformato e integrato in altri sistemi. Sì perché l’intenzione è chiaramente quella: una convergenza d’intenti tra Unione Europea e Stati Membri per la creazione di presupposti legali e tecnologici per un ecosistema d’identità digitale a cui saranno collegati i mostri di social scoring prossimi venturi.
La finestra di Overton è spalancata e non c’è modo di richiuderla.
Nel frattempo — come scrivevo già sempre nel 2022 — si aggiungono anche altri tasselli ai poteri di profilazione sanitaria del Ministero della Salute. Ciò che fu iniziato nel 2020 è oggi in fase di completamento, con una recentissima riforma del Codice Privacy che permette l’accesso totale al Fascicolo Sanitario Elettronico e dati sanitari dei cittadini italiani — anche tramite interconnessione di sistemi — al Ministero della Salute e altri enti nazionali.
Il delicato stato della crittografia nell’Unione Europea
In una recente sentenza (Podchasov v. Russia) la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha ribadito l’importanza centrale della crittografia nell’Era Digitale, quale strumento per la difesa di diritti fondamentali umani come la riservatezza delle comunicazioni.
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