Questo รจ il numero #57 delle Cronache settimanali di Privacy Chronicles, la newsletter che parla di sorveglianza di massa, crypto-anarchia, privacy e sicurezza dei dati.
Nelle Cronache della settimana:
Cypherpunk moderni: una chiacchierata con Daniela Brozzoni
Anti-cypherpunk moderni: i droni del supermercato
Nelle Lettere Libertarie: Lโilluminismo uccise prima Dio, e poi la ragione
Rubrica OpSec & OSINT: Come proteggersi dalla stilometria
Cypherpunk moderni: una chiacchierata con Daniela Brozzoni
Questa settimana condivido con voi una chiacchierata che ho fatto con Daniela Brozzoni, sviluppatrice Bitcoin, co-founder dello spazio hack.bs, e mainteiner del progetto open source BitcoinDevKit. Ha lavorato in varie aziende del settore, tra cui Blockstream, Braiins e Wizardsardine.
Con lei abbiamo parlato di privacy, ethos cypherpunk e Bitcoin.
> Sei la co-fondatrice di hack.bs.it, che si descrive come โun hackerspace cypherpunkโ. Puoi dirci in cosa consiste questo spazio e qual รจ lo scopo?
hack.bs nasce come spazio d'incontro per sviluppatori, studenti, hacker, nerd e tecno-curiosi.
Abbiamo creato un posto che permetta di ritrovarsi, scambiarsi idee, imparare l'uno dagli altri, e soprattutto lavorare assieme a vari progetti. Una grande ispirazione รจ stata la miniserie Netflix "The Billion Dollar Code", che racconta le vicende di un gruppo di ragazzi tedeschi, alcuni sviluppatori e alcuni artisti, che lavorano a quello che poi diventerรก (ingiustamente) Google Earth - l'idea di avere un luogo simile all'ufficio dove รจ nato questo software ci รจ piaciuta molto, e allora ci siamo dati da fare.
Oggi il Manifesto Cypherpunk รจ piรบ rilevante che mai - la libertรก di parola, di espressione, e di nascondere ciรณ che non vogliamo sia pubblico sono messe in pericolo da uno stato che sempre di piรบ tende a zittire, a censurare, a farsi i fatti nostri. E allora, perchรฉ non divulgare l'importanza di queste libertรก, partendo proprio dal Manifesto e dagli sviluppatori?
Penso ci sia bisogno di spiegare alle persone comuni come e perchรฉ difendersi, ma purtroppo io non lo so fare. Io so parlare agli sviluppatori, insegnare loro come usare GPG e github, come e perchรฉ scrivere codice libero, e perchรฉ lavorare per creare applicativi che ci permettano di proteggerci sia piรบ appagante di lavorare per Google.
Forse il termine "hackerspace cypherpunk" un po' spaventa - non รจ un posto solo per hacker, non nemmeno รจ un posto solo per sviluppatori, non รจ un posto dove si parla solo di privacy o si lavora solo su Bitcoin.
Lo chiamiamo "hackerspace" perchรฉ vogliamo ricordare che lo scopo รจ di *creare*, che puรฒ vuol dire scrivere software, stampare oggetti in 3D, o costruire oggetti fisici (al momento, ad esempio, stiamo costruendo un tavolino da caffรจ partendo da vecchio server).
Lo chiamiamo "cypherpunk" perchรฉ ci teniamo a ricordare il Manifesto, a divulgare le idee quando possibile (soprattutto attraverso talk e meetup), e a sottolineare che per noi il diritto di parola e di privacy sono inalienabili, e non permetteremo a nessuno di intaccare lo spazio con progetti che li violino in un qualche modo.
> Cypherpunks write code, cosรฌ affermava Eric Hughes nel 1992. Tu sei una software developer con la passione per Bitcoin e so che contribuisci a sviluppare il BitcoinDevKit, puoi spiegarci con parole semplici quello che fai?
Sviluppare portafogli Bitcoin รจ un lavoro complicato - richiede una conoscenza approfondita del protocollo, e ogni minimo errore puรณ far perdere soldi agli utenti.
BitcoinDevKit nasce per astrarre molte complessitรก di Bitcoin e rendere il lavoro facile agli sviluppatori. Possiamo pensarlo come una "cassetta degli attrezzi" - contiene strumenti per creare portafogli Bitcoin, tra cui primitive per generare indirizzi, creare transazioni, aggiornare il bilancio, e tanto altro.
Quello che io e altri mainteiner del progetto facciamo รจ assicurarci che gli strumenti funzionino bene, siano comodi da maneggiare, e siano d'aiuto e non di intralcio agli sviluppatori.
>Sono passati piรน di 30 anni da quando Eric Hughes scrisse il Manifesto Cypherpunk. Per te cosa significa essere cypherpunk, oggi?
Forse romanticizzo un po' il Manifesto, ma ogni volta che lo leggo sento che mi scuote dentro. Sono d'accordo con ogni parola che contiene, e mi sento parte di questo movimento di pazzi che lotta per proteggere proprietร individuali.
Essere Cypherpunk, per me, vuol dire sentirsi scossi leggendo il Manifesto, e decidere di agire nella direzione Cypherpunk. "Cypherpunks write code"... sรฌ, ma non solo. ร sicuramente importante anche insegnare la cultura Cypherpunk oltre che "praticarla" nel senso piรน tecnico.
Se hai mai scritto una riga di codice per proteggere le libertร di qualcuno, se hai mai scritto un articolo per spiegare l'importanza della privacy, se hai mai fatto un discorso ubriaco ai tuoi amici sull'importanza della libertร di parola, secondo me, sei Cypherpunk.
> Mi sembra che molto dell'interesse su Bitcoin oggi sia relativo allโaspetto finanziario e ai mercati. Eppure nella visione originaria di Satoshi e dei Cypherpunk l'aspetto centrale era la privacy e la libertร delle persone. Secondo te lโethos Cypherpunk รจ ancora vivo nella community Bitcoin, o in qualche modo รจ venuto meno a causa del suo successo finanziario?
La maggior parte degli utenti normali รจ sicuramente piรบ interessata al prezzo che alla privacy; c'รจ anche da dire che spesso si inizia a interessarsi a certi argomenti quando รจ troppo tardi. Quando la nostra privacy รจ stata violata ci rendiamo conto che ci saremmo dovuti proteggere meglio, e quando le nostre libertร ci vengono tolte ci rendiamo conto che dovevamo difenderle meglio.
Forse uno degli obiettivi di oggi per noi sviluppatori non รจ rendere la privacy sexy, ma renderla implicita. Anzichรฉ provare a convincere chiunque che la privacy รจ importante, dovremmo creare strumenti semplici e privati di default, senza che l'utente si accorga di nulla.
Avremo vinto quando compare Bitcoin peer-to-peer, tenerli in portafogli non-custodian, e fare Coinjoin sarร tanto facile quanto acquistare su Coinbase. Poi certo, non tutti gli utenti decideranno di percorrere la strada privata. Tanti non capiranno perchรฉ un Bitcoin di cui hai le chiavi (cioรจ, che รจ veramente in tuo possesso) abbia molto piรน valore di un Bitcoin in un exchange. Ma, per chi lo capisce, usare gli uni o gli altri dev'essere semplice allo stesso modo.
> Bitcoin รจ un progetto opensource aperto a chiunque voglia contribuire. Che consiglio daresti a un giovane software developer che vorrebbe iniziare a interessarsi del mondo bitcoin per dare il suo contributo? Da dove si inizia?
Ogni sviluppatore in Bitcoin ha una storia un po' diversa, e sicuramente non c'รจ una roadmap che funzioni per tutti. L'unico consiglio che mi sento di dare รจ di seguire la propria curiositร e di non aver paura di sperimentare e provare cose nuove.
Io ho iniziato leggendo Mastering Bitcoin e provando vari software, principalmente per computer - ricordo di aver passato un po' di tempo giocando con Bitcoin Core e le varie opzioni per creare transazioni. Conoscere persone con obiettivi simili ai miei mi ha aiutato tanto - provate a partecipare a forum online, andare a conferenze, seguire corsi. Per chi รจ giรก un po' piรบ esperto, io consiglio sempre il seminario gratuito di Chaincode Labs - mi ha aiutato ad approfondire alcune sfacettature di Bitcoin, e mi ha fatto conoscere davvero tante persone interessanti.
Se siete interessati a contribuire al codice open source, iniziate dalle applicazioni che giรก conoscete e usate.
Avete scovato qualche bug? Provate a indagarlo, oltre che riportarlo. Avete qualche miglioria in testa? Parlatene coi maintainer del progetto per avere feedback. Oppure, cercate direttamente tra le issues del progetto una adatta a voi. Inoltre, ogni progetto open source ha una qualche community online, che sia su Telegram, su Discord, o su IRC: provate ad entrare a farne parte e dire che vorreste dare una mano, sono sicura che troverete qualcuno disposto a guidarvi.
> Cos'รจ per te la privacy?
A me piace la definizione del Manifesto Cypherpunk: la privacy non รจ segretezza, ma รจ il potere di rivelarsi selettivamente al mondo.
Esistono video miei, del mio viso, mentre parlo in pubblico. ร perchรฉ non ho a cuore la mia privacy? No, รจ perchรฉ ho *deciso* di rivelare il mio viso e il mio lavoro al mondo. ร il verbo *decidere* che รจ importante. E allora รจ facile vedere perchรฉ nella nostra narrativa Google, Apple, e compagnia bella sono "i cattivi": non รจ perchรฉ raccolgono i nostri dati, ma perchรฉ non ci permettono di decidere cosa rivelare e cosa no; perchรฉ li raccolgono tutti, di default, senza chiederci niente, senza darci la possibilitร di fare opt-out; perchรฉ li usano come vogliono e li vendono come vogliono, e noi nemmeno sappiamo bene come.
La privacy รจ il potere di decidere chi puรฒ sapere cosa di noi, e quando.
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