Sunday’s Schizophrenization #0
Pensieri e riflessioni; citazioni ed echi dal passato; segreti e tecniche operative per dominare l’era digitale; simboli memetici; notizie e contenuti della settimana scelti per ispirare.
Ogni domenica mattina, Sunday’s Schizophrenization
SCHIZOHIGHLIGHTS
Flash semiotici, pensieri e riflessioni personali della settimana, by
La schizofrenia di Bitcoin
Bitcoin's a bit schizophrenic right now. It started as freedom money for cypherpunks to smash the central banking cartel. Now it's digital gold for governments and institutions powered by an army of greed-blinded prosperity gospel worshipers, still pretending to be freedom money.
It needs to pick a lane. Can't be both. Which one is Bitcoin to you?
Bitcoin sembra schizofrenico al momento. È iniziato come ‘freedom money’ e ora è invece ‘oro digitale’ per governi e istituzioni finanziarie. Così commenta un utente su X.
In effetti, è innegabile che questa sia proprio l’evoluzione di Bitcoin. Ciò che è nato nei recessi oscuri del web e della mente di alcuni visionari anonimi con felpa e cappuccio pesante sulla testa, è oggi un faro brillante per signori di mezza età in giacca e cravatta che dominano il mondo finanziario nelle loro stanze dei bottoni. Addirittura, è stato argomento di dibattito presidenziale negli Stati Uniti.
Significa che Bitcoin ha snaturato se stesso e disatteso le aspettative? Per alcuni — rimasti nostalgici cypherpunk, sì. A molti invece non interessa, basta che il numero in dollari continui a salire. Per altri è invece possibile seguire due strade parallele: freedom money per cypherpunk & digital gold per governi e istituzioni finanziarie.
Per me, sono vere tutte e tre le affermazioni. Oggi Bitcoin è diverso da ieri, e domani sarà diverso da oggi. Snaturare se stessi, o meglio — evolvere in base ai feedback — è nella natura dei sistemi cibernetici, e Bitcoin ne è un fulgido esempio. La sua evoluzione, imprevedibile in quanto tale (ma inevitabile) è legata a doppio filo con quella del “Capitale”. Come l’essere umano, anche il Capitale evolve con la tecnologia — o forse è la tecnologia a evolvere col Capitale e con gli esseri umani — seguendo il percorso di minor attrito, come un fiume che si dirama nelle valli seguendo i solchi e la forza di gravità.
La mia opinione è che Bitcoin oggi sia un simulacro: una simulazione che vive per se stessa, fatta di immagini, simboli e narrative; presente nel mondo, grazie alla sua connessione coi mercati globali (cioè con una parte della hive mind umana), ma allo stesso tempo separata dal mondo. È un organismo vivo; un ganglio biologico-artificiale fatto di un persone, finanza, tecnologia che ormai vive per se stesso e per la propria auto-riproduzione.
E chi può dire dove ci condurrà tutto questo? La strada non è segnata. Una cosa è certa: il whitepaper di Bitcoin è ormai un pezzo vintage per nostalgici ortodossi. La narrazione è tutta in divenire.
ECHOES
Saggezze filosofiche, esoteriche e storiche; echi eterni che riverberano dal passato.
Three is the mystery, come from the great one
“Tre è il mistero, venuto dal grande Uno. Ascolta, e la luce su di te sorgerà. Nell’originario dimorano tre unità. Oltre queste, nessuna può esistere. Esse sono l'equilibrio, la fonte della creazione: un Dio, una Verità, un Punto di Libertà. Tre scaturiscono dai tre dell’equilibrio: tutta la vita, tutto il bene, tutto il potere. Tre sono le qualità di Dio nella sua Dimora di Luce: Potere infinito, Saggezza infinita, Amore infinito.”
—The Emerald Tablets of Thoth
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RETROWAVE
Visioni dal passato: frammenti dalla mailing list cypherpunk e degli scritti della cybernetics culture research unit, tradotti in italiano. Dal 1992 al 2003.
A Trial Balloon to Ban Encryption?
Newsgroups: sci.crypt
Path: netcom.com!tcmay
From: tcmay@netcom.com (Timothy C. May)
Subject: A Trial Balloon to Ban Encryption?
Message-ID: <1992Oct26.180813.7002@netcom.com>
Organization: Netcom - Online Communication Services(408 241-9760 guest)
X-Newsreader: Tin 1.1 PL5
Date: Mon, 26 Oct 1992 18:08:13 GMT
Si è notato che un'influente consulente di crittografia, Dorothy Denning, ha apparentemente avanzato l'idea di una registrazione della chiave pubblica in un articolo o discorso alla 15ª Conferenza sulla Sicurezza Informatica a Baltimora, tenutasi di recente. Se ne sta discutendo su comp.risks ("RISKS") per ora, ma certamente questo argomento appartiene anche a questo gruppo.
Ho postato un riassunto di questa posizione in una mailing list privata dedicata alle questioni di crittografia e ho ricevuto un'enorme risposta da persone preoccupate. Non capisco perché non sia un argomento caldo su sci.crypt, quindi pubblicherò qualcosa subito.
Ecco la mia comprensione della sua proposta:
Chiunque utilizzi la crittografia a chiave pubblica sarebbe obbligato a registrare la chiave privata presso le autorità competenti, ad esempio il Dipartimento di Giustizia.
Per prevenire le ovvie preoccupazioni sul governo che legge abitualmente e-mail, transazioni finanziarie, ecc., questa chiave registrata verrebbe conservata presso un'agenzia indipendente, dopo essere stata prima crittografata con la chiave pubblica della Giustizia. (Cioè, l'agenzia indipendente di conservazione delle chiavi avrebbe una chiave inutilizzabile, quindi non potrebbe usarla da sola.)
Per ottenere una forma utilizzabile della chiave privata, la Giustizia dovrebbe ottenere un ordine del tribunale valido, andare all'agenzia indipendente di conservazione, presentare l'ordine, prendere la chiave, aprirla con la propria chiave privata e procedere ad aprire la posta, leggere comunicazioni, ecc.
Questa è apparentemente la procedura attualmente utilizzata per le intercettazioni telefoniche. Ma l'effetto sulla crittografia sarebbe inquietante:
Renderebbe molto più complicata la rapida sostituzione delle chiavi di crittografia
Sarebbe probabilmente un modo per eliminare dal mercato i programmi di crittografia "non autorizzati" (ad esempio, non pensare di usare PGP 2.0, poiché le autorità di registrazione delle chiavi insisterebbero su un altro algoritmo)
Richiederebbe indubbiamente una "tassa" (come una licenza di guida)
Interferirebbe con l'uso di pseudonimi digitali, reti anonime (come la proposta "DC Net" di Chaum, che alcuni di noi stanno esplorando ora) e denaro digitale
Stabilirebbe il precedente che le comunicazioni private non sono legali, che copie di tutte le comunicazioni private devono essere depositate in custodia presso il governo
La registrazione delle chiavi non è diversa, per esempio, dal richiedere un permesso per ogni dichiarazione pubblica o dal registrare macchine da scrivere, modem, computer, fax e fotocopiatrici. O dal vietare l'uso di buste sigillate per la posta. Con le parole memorabili di Phil Zimmerman, sarebbe come richiedere che tutta la posta venga inviata su cartoline aperte.
Il mio sospetto, su cui la Prof.ssa Denning presumibilmente commenterà se sta leggendo, è che le persone del governo abbiano capito le profonde implicazioni della crittografia moderna e stiano cercando approcci per anticipare i cambiamenti epocali in arrivo. Certo, ci sono gravi minacce alla sicurezza nazionale nell'uso dei metodi crittografici moderni, ma lo stesso vale per qualsiasi nuova tecnologia, come quelle elencate sopra.
Inoltre, qualcuno pensa davvero che tutte le chiavi saranno registrate? Nascondere i bit è una cosa relativamente facile da fare. Questa proposta di registrazione delle chiavi è più odiosa della proposta "backdoors nelle attrezzature di telecomunicazione" discussa qui di recente.
Possiamo rimanere in silenzio mentre le nostre libertà vengono portate via? Penso che sia stato John Gilmore a dire: "Se la crittografia sarà vietata, solo i fuorilegge avranno la crittografia."
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