Perché la Francia brucia
Un mio pensiero sulle rivolte violente che stanno interessando la Francia in questi giorni.
Da qualche giorno la Francia brucia: incendi, esplosioni, migliaia di auto ed edifici distrutti; orde di persone che saccheggiano, rubano e sfondano vetrine di supermercati, negozi e armerie. Qualcuno che smonta pali di videosorveglianza con le ruspe (grazie!). Si è visto di tutto. Da Parigi a Lione, fino in Marsiglia…
Il governo francese ha mobilitato quasi 50.000 forze dell’ordine, che però non possono assolutamente nulla, se non dimostrare l’inutilità della loro esistenza. Il governo non può reprimere in alcun modo queste proteste, né usare la (giusta) violenza contro coloro che da giorni distruggono proprietà privata e mettono in pericolo la vita dei cittadini francesi. Si limiteranno a farsi vedere in video e arrestare qualcuno, ma per il resto, i francesi sono soli.
Così alcuni — già denominati dai mass media “nazionalisti” — hanno deciso di scendere in strada con mazze e spranghe e difendere da soli i loro quartieri, le loro proprietà e la loro famiglia. In qualche modo i giornal…
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