Monero è per i criminali
Monero è per i criminali, dicono i buoni: “sì, lo è” — risponde Monero.
Oggi voglio parlarti di una cosa che fa paura agli stati, alle banche, alle persone per bene. Una cosa che puzza di bassifondi, mercati neri, anarchia. Una cosa spesso usata dai criminali di tutto il mondo.
Si chiama Monero, ed è una criptovaluta che sia dal punto di vista tecnologico che ontologico alimenta un angolo del cyberspazio dove privacy, anonimato e libertà ancora hanno un significato; un angolo oscuro abitato da cypherpunk, lunarpunk e gente strana di ogni tipo.
Non ne parlerò come asset speculativo. Ciò che mi interessa è la sua natura ontologica: ciò che è, ciò che evoca. Del suo potenziale memetico come archetipo caotico.
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Come funziona Monero
Prima di addentrarci negli anfratti memetici, sarà bene spiegare cos’è Monero e come funziona, almeno sinteticamente. Solo così si potrà apprezzare e comprendere anche il suo potenziale memetico e ontologico.
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