La tokenizzazione del mondo e il Libro della Vita
BlackRock vuole tokenizzare il mondo. La blockchain diverrà un Libro della Vita?
BlackRock, una delle più grandi società di gestione di investimenti al mondo (circa 39 miliardi), vuole tokenizzare il mondo. Vuole cioè convertire in token digitali su blockchain i titoli di proprietà di diversi “asset”, come bond e azioni, ma anche immobili e molto altro.
Per dirla in termini più vicini alla cultura crypto, BlackRock vuole trasformare tutto ciò che ha valore economico in NFT.
La tokenizzazione è un business estremamente redditizio che promette di innovare tutto il settore degli investimenti, sfruttando le capacità di trasparenza e notarizzazione della blockchain. In un futuro non troppo lontano, tutto ciò che possiamo vedere e toccare, così come tutto ciò che esiste nel regno digitale, potrebbe avere un’etichetta crittografata che ne racconterà la storia su un infinito registro universale e immateriale.
Mettendo un attimo da parte il tema, seppur rilevante, di questi giganti finanziari che vogliono possedere e gestire conto terzi il mondo materiale e immateriale, ci sono alcune riflessioni da fare sul tema. Credo infatti che questa volontà di iper-tokenizzazione sia una manifestazione, digitalizzata, dell’iper-razionalizzazione della nostra società, che prosegue imperterrita da diversi secoli.
Per razionalizzazione intendo l'attività volta a rendere la società più efficiente e rispondente a esigenze e finalità funzionali. Questo processo di razionalizzazione della società occidentale ha preso avvio in concomitanza con la Rivoluzione Francese, rappresentando una distorsione dei principi umanistici del Rinascimento, che ponevano l'Uomo e le sue capacità intellettive al centro dell'Universo.
Dopo la Rivoluzione Francese l’occidente cominciò invece a concentrarsi su come rendere le strutture sociali, politiche ed economiche più funzionali ed efficienti, a scapito dei principi spirituali che per migliaia di anni e fino all’Umanesimo avevano guidato l’intelletto e l’azione di ogni essere umano. Mentre l'umanesimo rinascimentale cercava un equilibrio tra l'uomo, la natura e il divino, la razionalizzazione illuminista e post-rivoluzionaria tendeva a ridurre l'uomo a un ingranaggio funzionale all'interno di un sistema meccanicistico.
Non a caso, John Dewey, uno tra i primi leader dei primi movimenti “progressisti”, affermava nel 1880: “Scienza e democrazia insieme hanno il potere di ricostruire la verità religiosa, e con questa nuova verità, la religione potrà unificare l’umanità”.
Dewey, come tutti i primi progressisti, riteneva che lo Stato fosse uno strumento che doveva essere usato per plasmare la società e creare il mondo perfetto.
La “nuova religione” di cui parlava Dewey, nata dall’unificazione di scienza e democrazia di massa, è ciò che poi diede vita nel 1929 alle prime esperienze di Stato Sociale e di razionalizzazione della società, con la nascita del Social Security Number (il nostro Codice Fiscale) e la seguente schedatura, su archivi analogici, di ogni singolo essere umano.
Oggi, il processo di razionalizzazione si appresta infine a inglobare tutto, tramite la registrazione di persone, cose, arte, e persino rapporti economici, relazioni e pensieri su archivi digitali immutabili. La nostra stessa identità, cioè l’insieme di attributi che ci rappresentano, potrà essere tokenizzata. Su questo fronte sono già attivi progetti di implementazione dell’EDIW (European Digital Identity Wallet) sfruttando l’infrastruttura europea dei servizi blockchain (EBSI).
La blockchain come Libro della Vita
Se John Dewey fosse ancora vivo, probabilmente oggi parlerebbe di blockchain e algoritmi come basi per ricostruire una nuova verità religiosa, piuttosto che di scienza e democrazia.
Per spiegare meglio questo concetto ho chiesto un aiuto a
, autrice di :L'idea che ogni nostro pensiero e azione possano essere registrati e giudicati è molto simile al concetto del Libro della Vita, di un Dio che segna ogni nostra mossa e ci giudica. E mentre alcuni potrebbero desiderare di avere un potere simile e controllare gli altri, stiamo a tutti gli effetti creando (forse senza rendercene conto?) strumenti che potrebbero permetterlo attraverso la tokenizzazione.
Viviamo in un'epoca in cui molti rifiutano la religione ma, paradossalmente, c'è una tendenza a cercare di creare nuove forme di controllo o potere che ricordano quelle di un Dio, ma secondo i propri desideri e progetti umani.
Nella Teosofia si parla di questi "registri akashici". Questi record dell'Akasha erano/sono il loro concetto di un archivio universale che comprende tutti gli aspetti della realtà, dal passato, al presente e al futuro. Questi archivi racchiudono ogni evento dell'universo, da ogni momento passato a tutto ciò che verrà. I Teosofisti ambivano ad accedere a questi registri nel tentativo di acquisire certe conoscenze.
La blockchain, continua, diventa così rappresentazione di una sorta di “Libro della Vita (Sefer HaChaim) nel quale si annota con scrupolo ogni transazione, azione, pensiero e trivialità umana, infliggendo giudizi inesorabili in base a tali registrazioni1.
È con questo Libro della Vita digitale che sarà infine possibile realizzare il sogno progressista: unificare (centralizzare e controllare) e razionalizzare l’umanità intera per conseguire la società perfetta.
I sistemi informatici distribuiti hanno in effetti interessanti affinità con alcuni concetti esoterici. Forse paradigmatica è ad esempio l’esistenza degli “Oracoli”, cioè sistemi informatici che hanno lo scopo di connettere le blockchain con il mondo esterno e consentire quindi l’attivazione di smart contract all’avverarsi di certe condizioni reali.
Particolarmente interessante è anche un confronto visivo, fatto proprio da
, tra il diagramma di un brevetto per un sistema informatico distribuito risalente al 1991 e un’immagine esoterica del 1838, che rappresenta la “discesa dello spirito nella materia”.Alla creazione di questi nuovi Libri della Vita su blockchain, dobbiamo affiancare la trasformazione digitale dello Stato, che è primariamente una trasformazione ontologica.
Prima di tutto: lo stato moderno delle democrazie di massa, nato anch’esso dalle ceneri della Rivoluzione Francese, è amorale. Allo stato moderno democratico non interessa il benessere dei cittadini, ma solo sopravvivere a ogni costo, come un organismo parassitario.
Attraverso la trasformazione digitale questo organismo parassitario diventerà motore immobile e fonte di sistemi distribuiti e Oracoli digitali che si occuperanno di registrare ogni evento umano per ascriverlo su registri immutabili. I dati saranno poi conferiti ad algoritmi iper-razionali e asettici, cioè orientati esclusivamente a rendere la società più “funzionale”.
Lo Stato e i suoi burocrati/sacerdoti saranno plasmati a loro volta da algoritmi che si auto-alimenteranno dei loro stessi feedback loop. In questo contesto i cittadini, fuori dalle stanze del potere, ricopriranno il loro ruolo di ingranaggi e input informativi alla base di un sistema distribuito interconnesso a un Dio tecnocratico imperscrutabile, che tutto vede e tutto giudica.
L’interconnessione tra i sistemi è fondamentale affinché questo possa avverarsi; in Cina l’hanno già capito da tempo. Il nuovo paradigma è la totale trasparenza del cittadino, la cui vita sarà registrata nei grandi Libri della Vita digitali, e la completa opacità dei sistemi statali. Il cittadino modello è un codice a barre con le gambe, la cui vita sarà liberamente ricercabile e accessibile da più o meno chiunque. Già adesso Google ha iniziato a indicizzare sul suo motore di ricerca le transazioni su blockchain fatte con Bitcoin. Fra qualche decade sarà probabilmente possibile ricostruire tutta la storia finanziaria, le relazioni e la vita di chiunque con un solo click.
C’è modo di fermare questa deriva? Nel breve termine non credo; la storia deve fare il suo corso e la lieve tirannia delle democrazie di massa non permette di distaccarsi questa fase di (disumana) iper-razionalizzazione della nostra società. Tuttavia, come sanno anche coloro che operano sui mercati, ritengo che sia più importante riconoscere la direzione del mondo e adeguarsi di conseguenza, piuttosto che tentare di combattere inutilmente il trend.
Super articolo, evidenzi alcuni problemi fondamentali :
- l' enorme dissimmetria e disparità di forze fra Stato/Enti Globali e cittadini - Il potere indossa maschere (infatti non sappiamo bene dove sia) ma noi non possiamo indossarle (le nostre non sono tollerate, dobbiamo essere "trasparenti" per essere tracciati);
- la visione iper meccanicistica e razionale della vita funzionale al controllo della società. MA c'è speranza, da ricercare come ben dici nella consapevolezza, e nella ricerca della nostra spiritualità o anima o di quell'essenza di cui siamo dotati. Fra gli altri consiglio gli scritti dell'Ing. Faggin che ripercorre i suoi pensieri da imprenditore iper razionale fino a giungere alla consapevolezza che noi umani siamo fatti anche di altro
Ciao Matte sempre illuminanti i tuoi articoli,lo stato era gia pervasivo oggi con la informatica e blockchain lo e' e sarà ancora di più. saluti max