Come Alchimia e Cibernetica si legano tra loro verso un viaggio auto-trasformativo
Esplora le affascinanti connessioni tra alchimia e cibernetica, due discipline che ci aiutano a comprendere meglio noi stessi e i sistemi complessi dell'era digitale.
Immagina di osservare una conversazione tra due amici che, pur parlando lingue diverse, riescono comunque a capirsi attraverso gesti e simboli condivisi. Questa è un po’ la relazione che esiste tra cibernetica e alchimia: due campi del sapere apparentemente distanti, ma che trovano una sorprendente armonia grazie a principi comuni.
La cibernetica è una scienza che studia come le macchine, gli organismi e i sistemi sociali comunicano e si adattano attraverso processi di controllo e feedback. In altre parole, cerca di capire come tutto ciò che ci circonda — dalla tecnologia alle dinamiche umane — si organizza e si autoregola per mantenere un equilibrio o adattarsi ai cambiamenti.
Dall’altro lato, l'alchimia non è solo l'antica pratica di trasformare il piombo in oro, ma anche una filosofia che esplora la trasformazione interiore dell’anima e della psiche umana. Carl Jung, uno dei padri della psicologia moderna, ha descritto l'alchimia come un precursore simbolico della psicologia, un modo per rappresentare i processi di crescita spirituale e integrazione delle parti nascoste della nostra psiche.
Quindi, come si collegano queste due discipline? Immagina un'ellisse con due fuochi: uno rappresenta la cibernetica, con la sua attenzione ai sistemi esterni e tecnologici, e l’altro l'alchimia, concentrata sui processi interni dell’animo umano. Al centro dell’ellisse c’è l’osservatore — cioè noi — che cerca di trovare un equilibrio tra le forze opposte di questi due mondi.
Nel breve saggio “Elliptical conversation: Alchemy and cybernetics” Diego Fagundes da Silva delinea questo interessante rapporto tra alchimia e cibernetica, che chiama "conversazione ellittica".
Il concetto di "dialogo ellittico" tra cibernetica e alchimia che descrive l’autore offre un interessante schema per comprendere la complessità del nostro mondo e il ruolo fondamentale che noi stessi abbiamo sulla nostra vita e, di riflesso, sulla collettività. In parole povere, può fungere da framework operativo per un percorso di auto-iniziazione all’Era Digitale.
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Fagundes osserva che è possibile legare tra loro alchimia e cibernetica con una sorta di modello conversazionale. Per comprendere questa relazione, bisogna però prima di tutto capire cosa intenda l’autore per “conversazione” o “modello conversazionale”. Il tema fu in verità già affrontato da diversi pensatori della cibernetica, come Gordon Pask.
Comunicazione e conversazione
Per Pask, la comunicazione è un processo lineare e trasmissivo, dove l'informazione viene semplicemente trasmessa da un mittente a un ricevente. È un trasferimento di informazioni (o bits) che non modifica o trasforma le strutture cognitive dei partecipanti.
Viceversa, la conversazione è un processo interattivo che, oltre ad essere un trasferimento di informazioni, è anche un processo di apprendimento reciproco — spesso conflittuale — in cui le entità coinvolte si influenzano a vicenda. Nella conversazione, o dialogo, è quindi presente un meccanismo di feedback (retroazione) che permette ai partecipanti di costruire insieme un significato e adattare se stessi in divenire.
In sostanza, potremmo dire che la conversazione tra parti di un sistema complesso — attraverso retroazioni (feedback) e adattamento continuativo, è uno degli elementi della cibernetica. Se la cibernetica è lo studio del modo in cui diverse parti di un sistema (macchine, uomini, società) interagiscono e si integrano tra loro, l’alchimia è parimenti lo studio del modo in cui diverse parti dell’Uomo (psiche, anima, archetipi collettivi) interagiscono e si integrano tra loro.
L’alchimia, di cui abbiamo anche già accennato brevemente in queste pagine, si occupava dei processi di trasformazione sia materiali che, in estensione, spirituali e psicologici.
Come anticipato, Carl Jung considerava l'alchimia come un precursore della psicologia moderna, una sorta di psicologia pre-scientifica che rifletteva, in termini simbolici, le stesse dinamiche che lui studiava nella psiche umana.
Nel suo “Psychology and Alchemy” definì l’opera alchemica come un processo di trasformazione dell’anima e di individuazione; un modo per integrare la coscienza individuale con l’inconscio collettivo e i suoi archetipi — tra cui rientrano anche quelli di matrice religiosa.
La cibernetica e l'alchimia sono dunque, da una prospettiva costruttivista, modelli per osservare e strutturare il mondo e i sistemi collettivi che interagiscono tra loro nei processi culturali, umani e tecnologici.
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