Digital Services Act, l'arma dei regolatori della libertà di pensiero
Super fact-checker, censura politica e lotta senza pietà a ogni forma di "hate speech". Tutto quello che devi sapere sulla nuova arma per l'egemonia del pensiero unico.
Aggiornamenti: il Digital Services Act è stato pubblicato in Gazzetta il 02.11.2022 ed è diventato pienamente efficace in UE ad agosto 2023.
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sulla proposta di legge chiamata Digital Services Act (DSA). Il DSA è un regolamento proposto dalla Commissione UE a fine 2020 e fa parte del “pacchetto digitale” europeo.
Da molti è stato annunciato come la risposta salvifica alla disinformazione e all’illegalità online, secondo il motto: “quello che è illegale offline deve essere illegale online”.
La verità però rischia di essere ben diversa e più complessa di così. Ben presto noi europei potremmo doverci abituare a nuovi livelli di sorveglianza e censura sui nostri social network preferiti.
Oggi vediamo insieme in che modo questo regolamento è già diventato un’arma puntata alla tempia di Elon Musk, che da poco ha acquistato Twitter, e a quella dei cittadini europei.
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