Il tramonto dell'Illuminismo e l'ascesa dell'Archeofuturismo
Il ritorno a principi ancestrali e innovazione tecnologica per una nuova coscienza umana.
Il mondo in cui viviamo ti sembra normale?
Per molti, "normale" potrebbe significare svegliarsi al mattino senza la sensazione che tutto intorno stia crollando.
Eppure, il sentimento prevalente, almeno per quanto posso percepire, Γ¨ esattamente lβopposto: cβΓ¨ una diffusa sensazione che qualcosa sia profondamente fuori posto. Questa percezione trascende le bolle personali e le divisioni politiche, suggerendoci che forse non si tratta semplicemente di una questione di prospettiva.
I miei nonni hanno vissuto sotto ai bombardamenti accanto ai soldati tedeschi durate la seconda guerra mondiale, eppure probabilmente non hanno mai sperimentato questa costante sensazione di disgregazione e smarrimento.
Ted Kaczynski ha articolato chiaramente questo malessere diffuso nelle societΓ occidentali, attribuendone la colpa alla tecnologia, vista come uno strumento oppressivo di manipolazione di massa, capace di privare la vita di ogni significato. Per lui, i progressi tecnologici moderni hanno βdestabilizzato la societΓ e reso le nostre vite vuote, insoddisfacenti e indegne.β
Il conflitto di coscienze
Chi mi segue da tempo sa che, pur rispettando le intuizioni di Kaczynski, vedo il problema come ben piΓΉ ampio della sola tecnologia.
Il disagio che percepiamo oggi non deriva solo dallβoppressione tecnologica, ma dal conflitto diretto tra le coscienze umane allβinterno di una vasta βAdversarial Generative Networkβ globaleβun sistema in cui individui, algoritmi e interi ecosistemi informativi sono intrecciati in un processo sempre piΓΉ rapido di contesa ideologica, culturale e spirituale.
Idee, valori e visioni del mondo non si sviluppano piΓΉ lentamente nel corso delle generazioni, ma collidono e mutano in tempo reale, sottoposte a un incessante stress-test nella sfera digitale.
Γ un processo doloroso ma inevitabileβuno che sta distruggendo vecchi paradigmi e, al contempo, forzando la nascita di nuove strutture culturali, filosofiche e persino religiose.
Una transizione cosmologica
Questa puΓ² essere interpretata anche come una transizione cosmologica. Secondo Jung (Aion, 1951), la civiltΓ occidentale si muove attraverso il grande ciclo dei mesi platonici (circa 2150 anni), ognuno dei quali segna una sorta di precessione degli archetipi culturali e religiosi.
Stiamo ora avvicinandoci alla fine dellβattuale mese platonico, passando dallβEra dei Pesci allβEra dellβAcquario. Come osserva Jung, lβacqua rappresentata dallβAcquario simboleggia lβinconscio collettivo, i sogni e le dimensioni metafisiche β mentre la simbologia dei Pesci, in contrasto, rappresenta il dualismo, la divisione e il conflitto.
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