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eṡotèrico agg. [dal lat. tardo esoterĭcus, gr. ἐσωτερικός, der. di ἔσω «dentro»]
Con esoterismo ci si riferisce solitamente a una conoscenza segreta che spesso attiene a misteri antichi e riti, nascosta alla maggioranza delle persone e accessibile solo agli "iniziati", cioè coloro che hanno il desiderio e la disciplina per approfondirla. L’esoterismo è di norma associato a dottrine spirituali o filosofiche fondate sull’idea che alcune verità siano velate da simboli che richiedono una certa dedizione per essere decodificati.
Nel discorso di Poimandres (Corpus Hermeticum I) la visione mistica viene rappresentata come l’inizio del risveglio spirituale e intellettuale, attraverso cui l’iniziato diviene consapevole di una realtà più profonda del mondo e dell’universo.
"All'improvviso tutto mi si aprì davanti, e in una grande visione vidi l'infinito. Tutto divenne chiaro."
Il percorso dell’iniziato, in particolare nelle filosofie gnostiche come quella prospettata dal Corpus Hermeticum, ha quindi l’obiettivo di giungere a una verità (interna) che possa risvegliare il proprio spirito e coscienza.
"Se non fai ritorno al cielo, è il tuo destino essere divorato dal caos e dalla sofferenza. [...] Ma se ti purifichi, risalirai oltre i cieli e conoscerai il Creatore."
Dopo averci riflettuto, penso che anche quello verso la cosiddetta “Sovranità individuale” di cui parlano James Dale Davidson e William Rees-Mogg (The Sovereign Individual: Mastering the Transition to the Information Age, 1997), che ho poi esteso al concetto di Übermensch digitale, possa essere una sorta di percorso iniziatico cyber-esoterico. E come da tradizione, è un percorso individuale, arduo e solitario.
Non essere un Normie
Nel contesto esoterico, il "profano" è colui che non ha accesso ai misteri e alla conoscenza esoterica. È ignaro dei principi che regolano l'universo o sé stesso, e vive la sua vita nell’inconsapevolezza. L’ignoranza non è vista solo come mancanza di informazione, che può essere colmata, ma come una condizione spirituale e intellettuale dell'individuo che non ha ancora iniziato un percorso di consapevolezza o risveglio.
Nello Gnosticismo Valentiniano l’umanità viene suddivisa in tre categorie:
Gli Ilici (Hylikoi, dal greco hylé, che significa materia): il livello più basso dell'umanità. Questi individui sono completamente identificati con il mondo materiale e le sue illusioni. Non hanno alcun interesse o capacità di risvegliarsi spiritualmente e sono soggetti alle passioni, agli istinti e alle leggi del mondo terreno.
Gli Psichici (Psychikoi, dal greco psyché, che significa anima): individui che sono consapevoli della dimensione spirituale, ma non hanno ancora raggiunto una vera e propria illuminazione. Sono orientati verso la fede e l'adesione a schemi di credenze, come nel caso di coloro che seguono passivamente le religioni organizzate.
Gli Pneumatici (Pneumatikoi, dal greco pneuma, che significa spirito): questa categoria comprende coloro che sono in grado di risvegliarsi completamente e di comprendere la realtà spirituale in tutta la sua pienezza. Gli pneumatici hanno la capacità innata di ricevere e comprendere la gnosis (conoscenza salvifica), che permette loro di superare il mondo materiale e raggiungere l'unità con il divino.
Volendo rapportare queste categorie al mondo moderno e a quello cyberneteico, potremmo dire che gli Hylikoi, cioè i profani, sono i cosiddetti Normies.
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