Cittadinanza a punti e Stato etico, da Roma a Bologna
Gli incentivi funzionano. Ecco perchè bisogna averne paura e rigettarli con forza, prima di diventare animali sacrificali in un esperimento pavloviano di massa.
In questi giorni hanno fatto notizia le dichiarazioni del Sindaco di Bologna Matteo Lepore e dell’assessore al digitale Massimo Bugani sul piano d’innovazione digitale di Bologna 2022-2024 che prevede un nuovo sistema di “cittadinanza a punti”.
Con la newsletter di questa settimana vorrei fare un approfondimento sul tema, che in realtà nasce da ben prima del progetto di Bologna ed è già attivo a Roma.
Smart Citizen Wallet, da Roma a Bologna
Il progetto di Bologna, lo “Smart Citizen Wallet”, è stato brevemente descritto dall’’assessore Bugani:
«Il cittadino avrà un riconoscimento se differenzia i rifiuti, se usa i mezzi pubblici, se gestisce bene l’energia, se non prende sanzioni dalla municipale, se risulta attivo con la Card cultura». Comportamenti virtuosi che corrisponderanno a un punteggio che i bolognesi potranno poi «spendere» in premi in via di definizione: «Scontistiche Tper, Hera, attività culturali e così via»
L’idea dello Smart Citizen Wallet non è però nuova. Nasce a Roma nel 2…
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