Come creare e gestire una identità anonima online
Per proteggere la tua identità anonima online non basta la tecnologia. Prima di tutto, ti serve un piano. Queste dieci regole sono un buon punto di partenza.
L'articolo discute come creare e proteggere un'identità anonima online, sottolineando la differenza tra privacy e anonimato. Viene enfatizzato che l'anonimato richiede una pianificazione accurata e la valutazione dei rischi. L’articolo fornisce dieci consigli su come creare un’identità anonima e proteggerla, rimanendo consapevoli dei rischi.
Chi non ha mai pensato di creare un’identità anonima online con cui interagire o diffondere le proprie idee senza paura di ripercussioni?
Più facile a dirsi che a farsi. Per creare e proteggere un’identità anonima non basta la tecnologia. Serve pianificazione e valutazione dei rischi a cui andiamo incontro — in base a ciò che facciamo.
“Even a poor plan is better than no plan at all.”
Mikhail Chigorin
Prima di cominciare dobbiamo però chiarire una questione: privacy e anonimato non sono la stessa cosa. Non vanno confusi e non si proteggono allo stesso modo.
Differenze tra privacy e anonimato
Privacy è tante cose. Per quello che ci interessa in questa sede possiamo però dire che è anche il potere di mantenere alcune informazioni confidenziali rispetto alla collettività. Ad esempio, le nostre comunicazioni o transazioni. La privacy è un elemento che appartiene quindi ai contenuti: ciò che diciamo o facciamo.
L’anonimato invece appartiene all’identità. Essere anonimi significa non essere identificabili come persona fisica. Spesso l’anonimato serve proprio per rinunciare alla privacy. Ad esempio, potremmo decidere di aver bisogno di un’identità anonima proprio per diffondere pubblicamente i nostri pensieri senza subire ripercussioni.
E poi c’è lo pseudoanonimato: una forma “soft” di anonimato. È la capacità di creare un’identità digitale riconoscibile dal pubblico, ma non immediatamente riferibile a noi. L’esempio più semplice è iscriversi a un social network tipo Twitter o Reddit usando un nickname invece della combinazione di nome+cognome.
Lo pseudoanonimato quindi non è anonimato. Ma soprattutto, ricorda sempre che la privacy, come anche l’anonimato, sono stati dinamici dell’informazione che cambiano in base al contesto: tra la piena identificabilità e l’anonimato assoluto (che non esiste, se non in contesti specifici) ci sono infinite gradazioni.
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