Algoritmi al macero
Algoritmi e software illegali in USA e Italia. La FTC ordina la distruzione di un modello di riconoscimento facciale; il Garante Privacy sanziona Roma Capitale.
Il primo articolo di Privacy Chronicles. Grazie a chi vorrà leggere!
Friends don’t lie
Gli algoritmi di riconoscimento facciale per uso commerciale ormai sono talmente comuni che la gente neanche ci fa più caso.
È normale che un software riesca a riconoscere chi siamo e dove siamo in una foto di gruppo. Tanto normale, che le aziende che implementano questi software spesso neanche si preoccupano di informare le persone del modo in cui saranno trattati i loro dati.
Per qualche strano motivo le software house sembrano credere di essere al di sopra della legge. Come se il software non fosse uno strumento con effetti sociali ed economici, ma qualcosa di astratto e trascendentale.
Fortunatamente, ogni tanto c’è qualcuno che ci fa tornare coi piedi ben saldi per terra.
Dagli Stati Uniti arriva una storia che mi dà la stessa soddisfazione di una birra ghiacciata dopo una passeggiata di tre ore sotto il sole.
Una software house californiana (Everalbum Inc) nel 2015 ha sviluppato un’app chiamata “Ev…
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